Mi è capitato sotto mano un articolo su una rivista (non di moto) che ripercorre la storia della motocicletta a firma di un certo Raffaello Carabini. Il passo finale dell'articolo in questione mi è piaciuto molto e voglio riportarlo qui di seguito per condividerlo con voi:
"Dal 16 marzo 1869 ad oggi - quando l'ingegnere francese Louis-Guillaume Perreaux depositò il brevetto e poi realizzò un veicolo a due ruote funzionante a vapore - si dipana la storia della motocicletta, non solo di un "oggetto", ma anche di un fenomeno che ha i risvolti di un mito e, per molti, il sapore di un sogno. Quella che il commediografo George Bernard Shaw definiva "la macchina più umana mai costruita dall'uomo" è diventata protagonista di opere d'arte, manifesti, fotografie, documenti e abbigliamenti che segnano le varie tappe di oltre un secolo.
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Parafrasando un celebre slogan della Honda, possiamo dire: "si incontrano le persone più simpatiche su una moto", quelle che vanno alla ricerca di un senso di libertà che sempre più si sta perdendo. La moto è un amuleto contro l'appiattimento, un mezzo per mantenere la sanità mentale. invece di isolare come fa un'auto, la moto si estende nell'ambiente e tiene tutti i sensi all'erta. Tutto ciò che c'è sulla strada e nell'aria, la trama del traffico, l'apertura dello spazio, il freddo e il caldo, odori, rumori e silenzi, avvolgono il motociclista in uno stato di estesa consapevolezza che nessun automobilista, con finestrini, riscaldamento e radio, potrà mai conoscere."
Bello, eh?
**** POMPONE FOREVER!!! ****